GARBIN-UN VENTO CHE SPOSTA RETORICHE di SERENA VESTENE
Il periodo dalle pandemenza ha portato le menti e le anime più spiccate a voli oltre le barriere, con risultati che stanno uscendo mano mano alla luce e che si stanno svelando con prepotenza espressiva. In questo caso ci sono parole che suonano, un idioma che spezza catene in cantilene chioggiotte. Forse davvero occorre tornare alla propria lingua madre per recuperare solo le radici e spogliarsi della retorica, dire le cose di pancia e con il cuore, piuttosto che ascoltare spesso intellettualismi rarefatti. O così ci porta a pensare l’ultimo lavoro discografico di Carlo De Bei, anche poeta, ma soprattutto musicista, cantautore, indiscutibilmente nato con le corde di chitarra nell’anima e tanta carica ribelle nelle vene, di quella bella, sana. Chi non lo conosce può informarsi circa la sua lunga e interessante carriera consultando qualsiasi motore di ricerca. Ma chi lo vuole veramente scoprire, credo possa soffermarsi su questi due biglietti da visita molto eloquenti che fanno p
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