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Visualizzazione dei post da maggio, 2023

L'EDEN DI SERGIO GALLO di Beppe Mariano

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  Il poeta saviglianese Sergio Gallo ha  di recente pubblicato presso l'editrice Sensibili alla foglie la sua nona raccolta poetica: Eden è il suo titolo ed è corredata da bellissime illustrazioni della disegnatrice, drammaturga e regista teatrale Alessandra Gasparini. Si tratta di illustrazioni aderenti alla tematica delle poesie di Gallo, visivamente molto godibili per il loro scintillio cromatico, raffinate e coinvolgenti. Un altro punto di forza della pubblicazione è la prefazione del poeta Paolo Gera, eccellente per capacità esegetica.  L'Eden come è ben noto è il luogo del paradiso terrestre perduto. Il termine viene a definire di volta in volta, per estensione, la bellezza naturale della Terra: pianeta, ahinoi, sempre di più storpiato dall'umano, e forse in modo irrimediabile. "Il suono fragoroso del crollo dei seracchi, degli imperi di Occidente": Sergio Gallo in tale dichiarazione sembra voler scorgere metaforicamente nel crollo parziale della montagna (

“La tua totale e nobile avversione al green pass”. Ricordando Vitaliano Trevisan

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  “ La tua totale e nobile avversione al green pass”. Ricordando Vitaliano Trevisan Il grande fotografo Joel Peter Witkin, noto per le sue foto di inquietante tremenda bellezza, in una sua intervista ha affermato: “La mia visione è positiva e impegnativa come tutta l’arte dovrebbe essere”. Una frase che si adatta perfettamente anche all'opera di uno dei più grandi scrittori italiani contemporanei, Vitaliano Trevisan, che fino all'ultimo momento non ha mai smesso di donare ai suoi lettori una scrittura impegnativa e, come tutto ciò che ci costringe a confrontarci senza infingimenti con noi stessi, positiva nel senso più profondo. Nel suo ultimo periodo di vita Trevisan si distinse anche per il suo coraggioso impegno civile, schierandosi apertamente contro le politiche attuate dai governi Conte e Draghi. Queste sue posizioni nette, questa sua “totale e nobile avversione al green pass”, come scrisse in un suo commosso ricordo Camillo Langone, gli attirarono durante quei me

EUGENIO MONTALE E I NUOVI GESUITI di Paolo Gera

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" E il Paradiso?  Esiste un paradiso?" "Credo di sì, signora, ma i vini dolci non li vuol più nessuno." (E.Montale, XENIA II, 8) "Satura" è una raccolta di Eugenio Montale che comprende testi che vanno dal 1962 al 1970. La prima parte ha per titolo "Xenia" ed è solo alle poesie successive, scritte fra il 1968 e il 1970, che viene riservata più propriamente la denominazione di "Satura". Sono, come tutti sappiamo, anni di grandi trasformazioni ideologiche e di costume, spesso fittizie e facilmente incanalabili nel progetto consumistico della società dello spettacolo.  Montale in questi anni assume una posizione di solido scetticismo,  lasciando che l'insegnamento artistico della tradizione latina, confluisca in uno spirito ironico di fronte al mondo contemporaneo e alle sue astrusità. "Il cielo non è un boomerang gettato per vederselo ritornare"(Satura II, Cielo e Terra, vv. 5-6), scrive, quasi rispondendo a chi voleva al ci