POESIA DI CHIARA RANTINI



 

Pubblichiamo oggi la poesia di Chiara Rantini. Nessuno avrebbe mai potuto pensare che sarebbe arrivato il momento in cui ci sarebbe stata l’abrogazione dell’abbraccio. Tra amici, tra parenti, tra bambini. Eppure più di un comportamento è un meccanismo innato, tanto è vero che i piccoli delle materne , senza che nessuno glielo dica, sono prontissimi ad abbracciare i compagni appena arrivati, che ritengono di amare. L’”enigma fasullo” della mascherina sta distruggendo la formazione dell’empatia e quando finalmente del dispositivo sanitario si può fare a meno (non assurdamente nelle scuole), la distanza che si è pesantemente accumulata in questi due anni deflagra in ostilità aperta, in odio, in guerra.

Ai versi di Chiara Rantini vogliamo accostare quelli famosi di Giuseppe Ungaretti, incitamento all’accoglienza e all’incontro, al di là di ogni diversità costruita dall’ideologia: “Di che reggimento siete/fratelli?/Parola tremante/nella notte/Foglia appena nata/Nell’aria spasimante/involontaria rivolta/dell’uomo presente alla sua/ fragilità/Fratelli”

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