UN UOMO DI QUALITA' di Alessandra Gasparini

Umberto Fazzi, La lotta col pugno. Nonostante le ferite,  sensibili alle foglie, Roma, 2021



 L’uomo senza qualità è destinato a morire mentre vive,

a consumarsi lentamente nella propria solitudine,

nelle proprie stanche abitudini di questo sistema

come le sterpaglie secche ai bordi di un campo abbandonato.

L’uomo senza qualità è come una figura di carta:

si taglia, si incolla, si colora ma rimane senz’anima.

L’uomo senza qualità si illude di vivere bene.

Vive con le sue illusioni che finiscono a sera.


La dignità umana, il rispetto profondo per ogni individuo,  per ciascuno di quelli che il potere si raffigura come componenti di una  massa informe , contraddistingue l’opera poetica di Umberto Fazzi, così come le sue azioni nella vita di ogni giorno.  Carpigiano d’adozione, operaio per una vita, ora in pensione, ex rappresentante sindacale , animatore del centro di documentazione ISKRA di Carpi,  è ancora oggi compagno di lotta per tanti che protestano in varie parti d’Italia. Voce di tutti quelli che non contano. Nel 2021 è uscito per la casa editrice di Renato Curcio “Sensibili alle foglie” il suo LA LOTTA COL PUGNO ( NONOSTANTE LE FERITE ) . Come già nell’opera precedente,  D’AMORE , DI LOTTA E DI PASSIONE, Umberto tratta con la stessa carica empatica ed intensità emotiva il tema della lotta sociale e quello degli affetti familiari.

Già dall’introduzione dell’autore comprendiamo che ovunque il poeta si muova è presente il segno indelebile che Annamaria, la moglie, ha lasciato nei quarantotto anni  condivisi, compagna di ogni esperienza di lotta e di vita. Indimenticabile. Come inesorabile è il dolore per la sua assenza, di lei così importante caduta ,come molti altri, vittima della malasanità. Con lo stesso affetto ricorda le figlie e la madre, una donna povera e analfabeta, grande ispiratrice della sua etica comunista.

Ho vissuto tra gli operai / vicino alle loro inquietudini   / incertezze, sacrifici, utopie.  // Li ho visti piangere / quando li guardavo  / qualcosa di loro / passava in me / una forza immensa/ ingannata,tradita,uccisa / odio queste città  e questo sistema indifferente / la falsa democrazia / che mercifica e mortifica / la nostra stessa voglia di vivere /.  Con gli operai l’autore ha diviso la lotta politica come anche le fragilità, le laceranti delusioni, i sogni di rivoluzione. Umberto ama più di tutti quelli che all’interno del sistema non contano, che vengono quotidianamente usati, abusati, sottomessi.  Ilva is a killer, mi dice un ragazzo / sedici, diciassette anni, consumati e rassegnati./ ( Taranto: Ilva is a killer ). Quanti cancelli di fabbrica ha vissuto Umberto, tutti sbarre di prigione. Sino ai cancelli del carcere di Sollicciano, a Firenze,in visita  per un giorno.  Sono a Sollicciano: potrei essere ovunque. / Monumenti alla punizione, /mastodontiche gabbie di cemento, /per chiudere disagi e inquietudini. // L’attesa e l’entrata, le dichiarazioni e i documenti / le consegne e le perquisizioni / poi gli abbracci con le lacrime. // Sono con gli ultimi. / Con la loro vita rovesciata , / perseguitata e giudicata / condannata e rinchiusa. ( Agli ultimi del mondo ). Dopo essere vissuto a Torino, negli anni Settanta si trasferisce in Emilia quella dal  colore rosso/ rimasto poco e male attaccato alla propria gente /. Qui arrivano stranieri, destinati ad essere clandestini alla vita  poiché I confini del  mondo hanno un brutto sguardo, /  combattono la vicinanza, alimentano le distanze. / ( Contro il razzismo. L’uomo senza qualità ). Così è difficile riconoscere che la gente troppo spesso indifferente fra cui si vive discende da un passato di solidarietà, di lotta resistente: Dov’è finito quel cuore di provincia partigiana? /. Certo lui non si dà per vinto. Studiare, pensare e agire da rivoluzionari / seguendo le impronte insanguinate  / di chi ci ha preceduto. / Per un’altra resistenza ancora. /  (  Cuore di provincia partigiana ). Fazzi non si stanca di denunciare il carattere criminale di un potere schizofrenico e autoritario, dove ogni sforzo umano è acquisito, comprato, rapinato.  Ciononostante lui porta la gioia nel cuore, che rinasce ogni giorno, con incertezze, talvolta debolezze, ma che apre le braccia agli altri, non si tira indietro mai di fronte  a nuove possibilità di collaborazione.  Consapevole che assieme è possibile affrontare e vincere un dolore che atterra, le ingiustizie più feroci e umilianti, come quelle subite da tanti durante la pandemia e sino ad oggi. Così si alternano  nel poeta momenti  di temporaneo  distanziamento, anarchico e un poco beffardo, dal mondo ( La libertà di un militante anarchico comunista )  a dichiarazioni d’amore verso tutto l’esistente.   AMORE  è infatti il titolo della terza sezione della raccolta. Per Annamaria, per la vita, per gli esseri umani, per il padre, per la sera, in cui la mente fiammeggia di pensieri,  per la poesia, che scaturisce da ricordi e atti di amore conficcati nell’anima. Il  poeta è ancora fanciullo, quando sarà cresciuto diventerà saggio,  adagiato su una nuvola di fiori e con lo sguardo sereno  (Il saggio).

Nel mondo il male avanza, l’anima a volte pare spezzarsi, dominata dalla stanchezza, dallo smarrimento:  Ma il ritorno è inevitabile. L’amore mi pervade. Così granello dopo granello di amore si procede e si combatte, per guarire la malattia del mondo, l’indifferenza. L’ideale antico non è perduto ma anzi  spinge con forza verso il domani: Una parte di voi è dentro di me ( Comunisti e comuniste ). Una parte di te, Umberto, resta dentro di noi, ci commuove e ci muove.

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